Fluorochinoloni ad uso sistemico ed inalatorio, Aifa segnala rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache

«I fluorochinoloni per uso sistemico e inalatorio possono aumentare il rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache». È quanto si legge in una nota dell’Agenzia italiana del farmaco diramata lo scorso 28 ottobre. «Le condizioni che predispongono al rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache – prosegue l’Aifa – includono patologie congenite o preesistenti delle valvole cardiache, malattie del tessuto connettivo (ad esempio la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos), la sindrome di Turner, la malattia di Behçet’s, l’ipertensione, l’artrite reumatoide e l’endocardite infettiva».

In aggiunta a quanto evidenziato, l’Aifa rende noto che «nei pazienti a rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache, i fluorochinoloni per uso sistemico e inalatorio devono essere utilizzati solo dopo attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche» ed inoltre «i pazienti devono essere avvisati di rivolgersi immediatamente al medico in caso di dispnea acuta, insorgenza de novo di palpitazioni, o comparsa di edema addominale o degli arti inferiori».