Ulipristal acetato, l’Ema raccomanda sospensione dell’assunzione

Con una nota pubblicata il 13 marzo 2020, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) raccomanda alle pazienti donne la sospensione dell’assunzione dei medicinali a base di ulipristal acetato 5 mg, se utilizzati per il trattamento dei fibromi uterini. In aggiunta a ciò, nessun paziente deve cominciare nuovi cicli di terapia con la stessa molecola. La decisione si è resa necessaria in seguito all’avvio di un’ulteriore revisione del farmaco, dovuta ad un recente caso di danno epatico. L’interruzione non riguarda la somministrazione di ulipristal acetato se utilizzato per la contraccezione di emergenza, caso in cui non vi è alcuna restrizione nell’utilizzo.

La stessa agenzia ha diramato una serie di indicazioni destinate agli operatori sanitari (principalmente prescrittori, ndr). I medici dovranno contattare «le pazienti attualmente in trattamento con ulipristal acetato per fibroma uterino il prima possibile e interrompa il loro trattamento» e proporre loro «appropriate alternative terapeutiche». Avvisare «le pazienti di avvisare immediatamente di segni e sintomi di danno epatico (come nausea, vomito, dolore ipocondriale destro, anoressia, astenia e ittero)». Inoltre, «test di funzionalità epatica devono essere condotti 2-4 settimane dopo l’interruzione del trattamento come descritto nelle informazioni del prodotto dei medicinali». Infine, i medici non potranno prescrivere ulipristal acetato «per fibroma uterine a nessun nuovo paziente».