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Tracciabilità, dal 28 luglio 2018 in vigore le novità riguardanti la banca dati centrale

Entra in vigore il 28 luglio 2018 il decreto del ministro della Salute datato 11 maggio 2018 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Serie Generale, n. 14) il 27 giugno, in tema di tracciabilità del farmaco. Esso contiene alcune modifiche al decreto del 15 luglio 2004, con il quale era stata introdotta una “banca dati centrale finalizzata a monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo”. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha precisato in una nota che «tra le principali novità si segnala che le aziende farmaceutiche potranno avere accesso completo, per i medicinali di cui sono titolari di Autorizzazione all’immissione in commercio, ai dati comunicati alla banca dati centrale della Tracciabilità del farmaco, comprensivi dell’indicazione del mittente e del destinatario, per le forniture di medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale». Inoltre, la stessa Aifa ha specificato che «a tal fine, le aziende interessate potranno accedere alla banca dati centrale tramite il portale dei servizi di Aifa, all’indirizzo https://servizionline.aifa.gov.it/ previa abilitazione, tramite i propri Amministratori Utenze Aziendali (AUA), già censiti nei sistemi dell’agenzia, degli utenti individuati come Responsabili del Controllo dei predetti dati».
Alla fine del mese di dicembre del 2017, Farmindustria e Assogenerici avevano espresso sul tema il loro «forte rammarico» per il ritiro di un emendamento alla legge di Bilancio che aveva come obiettivo quello di allineare, sin dall’inizio, il nostro Paese all’applicazione della normativa europea sulla “Tracciatura dei medicinali”. Le due sigle avevano specificato come ciò, a loro avviso, avrebbe rappresentato «una scelta priva di oneri di alcun tipo per la finanza pubblica, ma che avrebbe invece consentito all’intero comparto farmaceutico nazionale di non subire penalizzazioni anche in termini di capacità competitiva in ambito europeo».