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Topiramato in gravidanza, le misure per prevenire rischi

Come noto, il topiramato è un farmaco utilizzato nel trattamento dell’epilessia e nella profilassi dell’emicrania. Nuove misure restrittive sono state concordate tra aziende produttrici, autorità regolatorie europee e Agenzia italiana del farmaco, in seguito a studi che hanno evidenziato rischi significativi per il feto tale farmaco è assunto durante la gravidanza. Le direttive introdotte impongono controindicazioni specifiche per le donne in età fertile e per le pazienti incinte, con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione al farmaco in questo delicato periodo.

Restrizioni e controindicazioni aggiornate. Le linee guida stabiliscono che il topiramato non deve essere prescritto alle donne in gravidanza per il trattamento dell’epilessia, a meno che non vi siano alternative terapeutiche adeguate. Inoltre, il medicinale è controindicato nelle donne in età fertile che non adottano misure contraccettive altamente efficaci. Le restrizioni sono state introdotte in risposta a dati che indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite e ritardo della crescita fetale, oltre a possibili disturbi del neurosviluppo, come l’autismo, la disabilità intellettiva e l’Adhd, nei bambini esposti al farmaco in utero.

Monitoraggio e prevenzione. Per le donne in età fertile che utilizzano attualmente il topiramato, è necessaria una rivalutazione del trattamento per assicurare l’aderenza al programma di prevenzione della gravidanza. Il programma prevede che il trattamento con topiramato sia iniziato e monitorato da un medico esperto e che la necessità di tale trattamento sia rivalutata almeno annualmente. Prima dell’inizio della terapia, è richiesto un test di gravidanza e l’adozione di metodi contraccettivi altamente efficaci durante il trattamento e per almeno quattro settimane dopo la sua interruzione. In caso di gravidanza pianificata o in corso, è fondamentale un consulto specialistico per valutare trattamenti alternativi e per un monitoraggio prenatale accurato.

Il ruolo del farmacista. Le nuove disposizioni richiedono un impegno attivo da parte degli operatori sanitari e delle pazienti per evitare l’esposizione al topiramato durante la gravidanza. Materiali educativi saranno distribuiti per supportare la comprensione e l’attuazione delle misure preventive. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza della segnalazione di eventuali reazioni avverse, contribuendo così al monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del farmaco. Anche il farmacista, dal canto suo, può informare correttamente le pazienti che somministrano il topiramato, sebbene il consiglio del farmacista non sostituisce quello del medico curante o specialista.