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Spesa farmaceutica, a gennaio-luglio 2019 «situazione stabile»

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato il «Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale», relativo al periodo gennaio-luglio 2019. Nei primi sette mesi dell’anno, la spesa farmaceutica, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale e del pay-back versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, è quantificata in 4.663,3 milioni milioni di euro. Evidenziando una situazione pressoché stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una lieve flessione di -13,8 milioni di euro, pari allo -0,1%. «I consumi – si legge nel rapporto -, espressi in numero di ricette (343,9 milioni di ricette), mostrano una situazione stabile rispetto al 2018; anche l’incidenza del ticket non presenta variazioni (-0,3 milioni di euro). Parallelamente – evidenzia l’Aifa – si osserva un incremento dello +1,4% (+186,6 milioni) delle dosi giornaliere dispensate».

Facendo un’analisi geografica dell’andamento della spesa convenzionata, ovvero quella che le Regioni sostengono mediante il pagamento della Distinta contabile riepilogativa (Dcr) alle farmacie territoriali private e pubbliche, nel rapporto viene evidenziato che le aree con la maggior flessione percentuale sono l’Abruzzo (-9,2%), la Sardegna (-4,8%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (-2,9%). Al contrario, le Regioni con la variazione meno marcata sono il Molise, Lazio e Campania (0,0%). Infine, le Regioni dove si osserva un trend inverso, in linea con i dati consuntivi del 2018, sono l’Emilia Romagna (+2,5%), la Lombardia (+1,7%) e la Basilicata (1,4%). Infine, uno sguardo alla verifica del rispetto del tetto di spesa del 7,96%, per singola regione in ordine di incidenza sul Fondo sanitario regionale (Fsr), evidenzia che la prima Regione che non si attiene ai tetti di spesa è la Campania, seguita da Puglia, Lombardia, Calabria, Abruzzo ed infine Lazio.