Roberto Speranza è il ministro della Salute del governo Conte bis

Giovedì 5 giugno alle 10.00 Giuseppe Conte e ventuno ministri della Repubblica hanno giurato fedeltà al Paese, leggendo la formula di rito al cospetto di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, dando il via al governo Conte bis. Ciò dopo un’estate costituita da colpi di scena e momenti di grande incertezza politica. Tra i nuovi ministri dieci appartengono Movimento cinquestelle, nove al Partito democratico, uno al gruppo Liberi e uguali. Inoltre, un ministro “tecnico” che guiderà il Viminale. I ministri con portafoglio sono Luciana Lamorgese al ministero dell’Interno, Luigi Di Maio agli Esteri (M5s), Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s), Lorenzo Guerini alla Difesa (Pd), Roberto Gualtieri all’Economia (Pd), Dario Franceschini alla Cultura e turismo (Pd), Paola De Micheli ai Trasporti (Pd), Lorenzo Fioramonti all’Istruzione (M5s), Stefano Patuanelli allo Sviluppo economico (M5s), Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s), Teresa Bellanova all’Agricoltura (Pd), Sergio Costa all’Ambiente (M5s), ed infine Roberto Speranza al ministero della Salute (Leu).
Tra i ministri senza portafoglio Federico d’Incà ai rapporti con il Parlamento (M5s), Paola Pisano all’Innovazione tecnologica (M5s), Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione (M5s), Peppe Provenzano al Sud (Pd), Francesco Boccia agli Affari regionali (Pd), Elena Bonetti alle Pari opportunità e famiglia (Pd), Enzo Amendola agli Affari europei (Pd) e Vincenzo Spadafora alle Politiche giovanili e allo Sport (M5s).
Nato a Potenza il 4 gennaio 1979 e laureato in scienze politiche, Roberto Speranza è il successore di Giulia Grillo. È stato capogruppo del Partito democratico alla Camera dei deputati nella XVII legislatura, dal 19 marzo 2013 al 15 aprile 2015 e coordinatore nazionale dal 2017 al 2019 del partito politico Articolo Uno, quando il 7 aprile 2019 ne diventa il segretario. A partire dal 9 aprile 2018 è iscritto al movimento politico italiano di sinistra denominato Liberi e uguali (Leu), nato dall’alleanza elettorale tra Articolo Uno, Sinistra Italiana e Possibile, voluto dall’allora presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso il 3 dicembre 2017. Partito sciolto il 13 aprile 2019, ma ancora vigente come gruppo parlamentare.