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Ricetta elettronica veterinaria, il bilancio ad un mese dal lancio

Sono 586mila le ricette elettroniche veterinarie prescritte, con picco di circa 35mila il 6 maggio. Il ministero della Salute ha reso noti i dati a distanza di 30 giorni dal lancio della prescrizione elettronica obbligatoria per farmaci veterinari, avvenuto il 16 aprile 2019. «In totale – ha evidenziato il dicastero -, dall’avvio della sperimentazione, le prescrizioni elettroniche hanno già superato il milione e di queste circa l’80% riguarda i piccoli animali». Lo scorso 10 maggio, inoltre, «ben 7.880 tra farmacie, parafarmacie e depositi autorizzati alla vendita diretta sono arrivati a dispensare almeno una ricetta». In occasione della pubblicazione dei dati, il ministero ha chiarito diversi punti, già affrontati in precedenza. Tra questi, i rallentamenti nell’emissione delle prescrizioni e nell’erogazione dei farmaci, in parte attribuiti ai medici veterinari, in parte alle farmacie territoriali. In proposito viene evidenziato che «i tempi si sono oramai sensibilmente ridotti, anche in virtù di una maggiore dimestichezza da parte degli utenti nell’utilizzo del sistema Rev». Sempre sul tema dei rallentamenti, viene inoltre evidenziato che parte di questi sono dovuti «ad un uso improprio, non autorizzato, fatto da alcune strutture informatiche che utilizzerebbero in modo non trasparente web services rallentando il sistema. Per questo stiamo procedendo alle opportune verifiche».

Un ultimo punto, ma non meno importante, affrontato dal ministero, riguarda la gratuità o meno dell’atto di prescrizione telematica. Su questo aspetto nei giorni seguenti all’avvio della ricetta elettronica veterinaria vi erano state alcune incomprensioni che avevano portato le varie sigle di rappresentanza a richiedere dei chiarimenti. In proposito, il ministero precisa che «in ogni caso, resta al medico veterinario la facoltà di decidere sul proprio onorario, in piena autonomia, senza alcun tipo di interferenza e secondo quanto previsto dalle norme vigenti e la deontologia professionale. Il medico veterinario, dunque, non può essere obbligato né alla gratuità, né a tariffe fisse per l’emissione di una ricetta. La ricetta del medico veterinario può essere gratuita o a pagamento, secondo la stessa libertà di onorario che pre-vigeva all’introduzione della Rev». Ne consegue quindi che il paziente potrebbe trovarsi di fronte ad una tariffa di prescrizione di ricetta elettronica veterinaria.