Pensioni farmacisti, dall’Enpaf adeguamento del 5,4%
«Con la rivalutazione delle pensioni in essere e dei coefficienti economici in base ai quali vengono liquidate le future pensioni, il consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni». È quanto spiegato da Emilio Croce, presidente dell’Ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti, a margine dell’adeguamento delle pensioni ai dati Istat. Croce ha sottolineato che «l’adeguamento delle pensioni continua ad essere una delle priorità dell’Ente, sempre in un quadro di sostenibilità economica della gestione».
Importo adeguato del 5,4%
L’Ente ha reso noto di aver deliberato l’adeguamento delle pensioni nella misura del 5,4%, determinata dall’individuazione dell’indice Istat Foi definitivo per l’anno 2023. Come spiegato «considerato il parere favorevole dei Ministeri vigilanti, comunicato il 29 aprile scorso, l’adeguamento sarà applicato dal mese di maggio 2024 e, avendo decorrenza dal 1° gennaio 2024, saranno corrisposti anche gli arretrati».