Parkinson, l’Fda approva negli Usa nuovo farmaco a base di istradefillina

Martedì 27 agosto 2019 la Food and drug administration (Fda), ente di controllo regolatorio statunitense equivalente dell’Aifa in Italia, ha approvato il medicinale Nourianz, a base del principio attivo istradefillina, per il trattamento complementare in aggiunta ai principi attivi levodopa/carbidopa nei pazienti adulti con morbo di Parkinson che manifestano episodi di disorientamento. Tali avvenimenti definiti come “off eposide” riguardano alcuni momenti in cui l’attuale terapia in corso non funziona efficacemente, causando un aumento dei sintomi della sindrome di Parkinson, in aggiunta a tremori e difficoltà di camminare.
Secondo alcune cifre riportate dal National Institutes of Health, il morbo di Parkinson rappresenta negli Usa il secondo disturbo più comune dopo la malattia di Alzheimer. Circa 50mila americani ogni anno si vedono diagnosticata questa sindrome, per un totale di un milione di pazienti trattati. Come è noto, tale malattia si presenta nelle persone di età superiore a 60 anni, sebbene possa riguardare anche altri casi al di sotto dell’età, mediante la riduzione della produzione di dopamina, sostanza deputata alla trasmissione dei segnali tra le diverse aree del cervello che producono movimenti fluidi e intenzionali, come mangiare, scrivere e radersi.
Grazie ai risultati presentati in quattro studi clinici della durata di 12 settimane, è stata dimostrata l’efficacia di Nourianz per il trattamento di episodi nei pazienti già in trattamento con levodopa / carbidopa. Nello specifico, secondo quanto evidenziato dalla stessa Fda, in tutti e quattro gli studi, i pazienti hanno sperimentato una riduzione statisticamente significativa rispetto alla soglia basale del tempo di “riposo” giornaliero rispetto ai pazienti che hanno ricevuto un placebo. L’utilizzo del farmaco, tuttavia, presenta diversi effetti collaterali, tra cui movimenti muscolari involontari (discinesia), vertigini, costipazione, nausea, allucinazioni e insonnia (insonnia). Inoltre, il nuovo farmaco approvato non è indicato durante la gravidanza. A tal proposito, le donne in età fertile devono essere avvisate di usare la contraccezione durante il trattamento.