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Obbligo Ecm, le nuove direttive della Cnfc

La Commissione nazionale per la formazione continua, organo preposto alla definizione dei percorsi formativi nel settore sanitario, ha deliberato aggiornamenti relativi all’obbligo formativo per il triennio 2023-2025. Come è noto, la Commissione ha il compito di stabilire i crediti formativi necessari per gli operatori sanitari in un determinato lasso di tempo. Con la delibera 2/2023, emanata in seguito a una serie di accordi e decreti ministeriali, la Commissione ha fissato a 150 il numero di crediti formativi da maturare nel triennio in corso, salvo specifiche esenzioni e riduzioni previste dalla normativa.

Dettagli sulle riduzioni e spostamenti crediti. Le disposizioni attuali confermano la possibilità di applicare le riduzioni dell’obbligo formativo già previste per i trienni precedenti, come indicato dalla delibera del 23 settembre 2021 e dal Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario. Inoltre, è stata concessa un’estensione per l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2020-2022, permettendo agli operatori sanitari – tra cui i farmacisti – di completare i propri percorsi formativi fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di spostare i crediti fino al 30 giugno 2024. La decisione è stata presa in considerazione delle difficoltà incontrate dagli operatori a causa delle circostanze straordinarie degli ultimi anni, inclusa l’emergenza sanitaria globale.

Interventi in risposta alle emergenze. La Commissione ha poi preso atto delle recenti emergenze meteorologiche che hanno colpito diverse province italiane, stabilendo misure specifiche per i professionisti sanitari che hanno operato nei territori colpiti. La delibera 3/2023 prevede una riduzione di un terzo dell’obbligo formativo per i professionisti residenti nei comuni interessati dall’emergenza, così come per coloro che, pur non essendo residenti, hanno documentato la propria attività professionale nelle aree in stato di emergenza. La riduzione sarà proporzionale al periodo di attività svolta e dovrà essere dichiarata entro il 31 dicembre 2025 attraverso il portale Cogeaps.