Metotrexato, dal Prac nuove misure per errori di dosaggio

Come è noto, il metotrexato è un principio attivo utilizzato per il trattamento di condizioni tra cui leucemia linfoblastica, come altre patologie infiammatorie tra cui l’artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile, psoriasi ed artrite psoriasica o infine morbo di Crohn. I medicinali a base di metotrexato possono essere assunti per via orale o somministrati per iniezione e sono commercializzati nei vari Paesi dell’Ue con diversi nomi tra cui Ledertrexate, Maxtrex, Metex e Metojeco, oltre a Jylamvo (per uso orale) e Nordimet (per iniezione). Questi ultimi autorizzati con procedura centralizzata. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha diramato, il 12 luglio 2019, una nota dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) contenente diverse precauzioni al fine di evitare errori di dosaggio con il metotrexato. Sebbene le raccomandazioni siano riferite per lo più a medici ed altri operatori sanitari, si ritiene utile richiamare tali informazioni.
Nello specifico, le nuove misure da utilizzare per prevenire il rischio di errore di dosaggio con metotrexato evidenziano che «solo i medici con esperienza nell’utilizzo di medicinali contenenti metotrexato possono prescriverli». Inoltre, «gli operatori sanitari devono garantire che i pazienti o i loro tutori siano in grado di seguire il programma di dosaggio settimanale» e che «per evitare confusione, le raccomandazioni nelle informazioni sul prodotto per frazionare la dose devono essere eliminate per la formulazione compresse». In aggiunta a ciò «le confezioni di tutti i medicinali contenenti metotrexato da prendere una volta a settimana devono contenere un promemoria ben visibile su come devono essere usati questi medicinali», ma anche che la «scheda per il paziente che sottolinei il dosaggio settimanale per le malattie infiammatorie da fornire con le formulazioni orali». Infine, «gli operatori sanitari devono ricevere il materiale educazionale per le formulazioni orali e consigliare i pazienti di conseguenza», nonché «le compresse devono essere disponibili in blister anziché in flaconi (o tubi) per aiutare i pazienti a seguire il dosaggio una volta alla settimana».