Medicinali equivalenti in Italia, l’analisi di Egualia nel report 2024

Il settore dei farmaci equivalenti in Italia ha mantenuto un andamento stabile nel 2024, con 1,8 miliardi di confezioni vendute nel canale farmacia, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Egualia. La classe A, interamente rimborsata dal Servizio sanitario nazionale, è all’89% delle unità dispensate, consolidando il ruolo centrale del comparto nel sistema pubblico. A livello di valori, il giro d’affari complessivo ammonta a 10,9 miliardi di euro, con un’incidenza del 15,8% attribuibile agli equivalenti. L’aumento dello 0,6% nella quota di mercato a volumi è legato al ridimensionamento dei farmaci branded rimborsabili, segnalando un progressivo riorientamento verso soluzioni economicamente più sostenibili.
Distribuzione geografica in Italia e impatto economico
Le disparità territoriali restano significative: il Nord Italia ha registrato un’incidenza del 40,4% a volumi e del 34,4% a valori, contro il 24,3% e il 22,1% del Sud. Trentino-Alto Adige e Lombardia hanno guidato la classifica regionale, con quote superiori al 40% nelle confezioni rimborsate. Al contrario, Campania, Calabria e Basilicata hanno msotrato penetrazione inferiore al 23%. Il differenziale di prezzo sostenuto dai cittadini per l’acquisto di brand off patent invece degli equivalenti ha raggiunto 1,03 miliardi di euro, con picchi del 16,3% nel Lazio e del 15,8% in Molise. I dati hanno messo in luce l’eterogeneità nell’adozione delle terapie equivalenti, influenzata da fattori culturali e organizzativi.
Principali categorie e molecole nei consumi
Nella classe A, le statine e gli Ace-inibitori hanno dominato i consumi, con quasi il 50% delle unità dispensate. Pantoprazolo e bisoprololo si sono confermate molecole molto usate, con quote del 7% e 6% rispettivamente. In classe C, i tranquillanti come lorazepam (22%) e alprazolam (13%) hanno prevalso a volumi, mentre il tadalafil, utilizzato per la disfunzione erettile, hanno guidato la spesa con il 18%. Il canale ospedaliero ha segnato crescita del 3% a volumi per gli equivalenti, raggiungendo il 36,5%, seppur con un peso marginale a valori (2,1%).