Legge di Bilancio 2025, i distributori: «Bene le misure, ma ancora insufficienti»
Come è noto, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto misure volte a garantire la sostenibilità del servizio della distribuzione intermedia farmaceutica nell’ambito della sostenibilità economica dell’importante ruolo che i grossisti svolgono quotidianamente. Le associazioni del settore, Adf e Federfarma Servizi, hanno accolto positivamente le modifiche normative. Ciò nonostante, come evidenziato dalle sigle, «le misure previste da questa Legge di Bilancio, assegnando ai distributori intermedi un incremento della remunerazione pari allo 0,65% sul prezzo dei farmaci Ssn di classe A, non consentono tuttavia di risolvere il problema sistemico della sotto remunerazione originatasi con il taglio del margine dal 6,65% al 3% determinato quindici anni fa dalla Legge 122/2010».
Importante segnale di attenzione da parte del Governo
Walter Farris, presidente dell’Associazione distributori farmaceutici (Adf), ha osservato che «da numerosi anni i distributori intermedi attendevano misure tangibili a supporto delle loro aziende per garantire la sostenibilità del servizio pubblico essenziale svolto e che solo ora, con la Manovra del 2025 e grazie ad una visione strategica del ministero della Salute, iniziano finalmente a realizzarsi. Si tratta di un importante segnale di attenzione da parte del Governo per la nostra categoria, che trova oggi un primo, concreto sostegno a beneficio anzitutto del bisogno di salute dei cittadini».
Percorso strutturale di attenzione e valorizzazione del servizio pubblico
Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, ha precisato che «con questa manovra finanziaria la catena logistico-distributiva del farmaco trova un primo, reale sostegno. Auspichiamo che questo si configuri come l’avvio di un percorso strutturale di attenzione e valorizzazione del servizio pubblico svolto quotidianamente dai distributori intermedi. Il nostro comparto, a differenza di altri operatori, ha patito l’assenza di qualsiasi intervento a sostegno dell’indispensabile ruolo avuto anche durante l’emergenza sanitaria generata dal Covid, pur avendo continuato a garantire il servizio alla collettività con margini che da molti anni non coprono neanche i costi operativi delle aziende».
Contribuire all’equo ed universale accesso ai medicinali
Entrambi i Presidenti apprezzano «l’attenzione che il ministero della Salute e questo Governo hanno voluto riservare alla categoria in un’ottica di efficienza del Sistema sanitario e di servizio al cittadino» e auspicano «che non manchino prossime occasioni di dialogo con le istituzioni e i partners di filiera nel comune obiettivo di contribuire all’equo ed universale accesso ai medicinali ed ai servizi sanitari nazionali».