Fentanyl, rafforzata la vigilanza sulle prescrizioni cartacee

Il ministero della Salute ha diffuso una comunicazione sulle misure di vigilanza sulle prescrizioni di medicinali contenenti Fentanyl e analoghi, nel quadro del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici, presentato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso 12 marzo. Il documento ha messo in luce la necessità di intensificare i controlli sui livelli prescrittivi e di impedire la diversione di tali sostanze per usi non terapeutici. La Direzione Generale, nell’ambito delle competenze dell’Ufficio Centrale Stupefacenti, ha già provveduto a diramare circolari di allerta indirizzate alle farmacie e ai distributori, focalizzate sul rischio di sottrazioni illecite e sulla collaborazione con le Forze dell’Ordine, in particolare con il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
Percorso verso la dematerializzazione, ma la carta richiede attenzione
L’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero ha avviato un percorso finalizzato alla completa dematerializzazione della ricetta, per contrastare fenomeni di contraffazione e inappropriatezza prescrittiva. A tale scopo, sono state intraprese interlocuzioni con l’Agenzia italiana del farmaco e con il ministero dell’Economia e delle Finanze, in attuazione di quanto previsto dalla recente normativa. Tuttavia, in attesa della piena operatività del sistema elettronico, la comunicazione sottolinea come sia indispensabile mantenere un elevato livello di vigilanza sulla prescrizione cartacea, ritenuta particolarmente esposta a rischi di falsificazione.
Le linee guida operative per le farmacie
Per uniformare le procedure sul territorio nazionale, la Direzione Generale ha fornito una serie di indicazioni comportamentali per le farmacie. Le indicazioni, condivise anche con il Capo Dipartimento Prof. Francesco Saverio Mennini e i referenti Dott.ssa Maria Teresa Dinatolo e Dott. Rocco Signorile, insistono sulla verifica scrupolosa dell’autenticità del modulo cartaceo, valutando ogni elemento presente. È richiesto di accertare l’identità dell’assistito, di controllare la coerenza della prescrizione con eventuali precedenti e di contattare il medico curante in caso di dubbi sulla legittimità o sull’appropriatezza della ricetta stessa. Ulteriori accorgimenti riguardano la verifica della congruità del quantitativo prescritto, il monitoraggio di richieste ripetute e non giustificate, e la puntuale registrazione della dispensazione. In presenza di sospetti, le farmacie devono segnalare tempestivamente alle autorità competenti eventuali casi di falsificazione, smarrimento o furto. La conservazione accurata della documentazione, per la piena tracciabilità, completa il quadro delle misure raccomandate nell’attuale fase di transizione verso la ricetta interamente digitale.



