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Farmaci online, italiani in difficoltà nel distinguere le pubblicità lecite da quelle illecite

Negli ultimi anni si è assistito a un aumento degli acquisti di farmaci online da parte dei consumatori italiani e spagnoli. È quanto emerso da un’indagine condotta nell’ambito del progetto Capsule, realizzato da Transcrime – Joint research centre on innovation and crime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il contributo di Mirko Nazzari e Domenico Di Giorgio dell’Aifa. Lo studio ha coinvolto un campione di utenti Internet regolari nei due Paesi ed ha evidenziato come la consapevolezza della possibilità di acquistare medicinali online sia molto più alta in Italia (92%) rispetto alla Spagna (54%). Circa il 70% degli intervistati italiani ha effettuato almeno un acquisto online di farmaci, contro il 52% degli spagnoli.

Maggiore fiducia negli acquisti online tra gli italiani

L’indagine ha poi riscontrato una maggiore fiducia da parte dei consumatori italiani verso gli acquisti di medicinali online rispetto agli spagnoli. Ciò si riflette sia nelle opinioni espresse che nei comportamenti d’acquisto effettivi. Infatti, oltre la metà degli italiani che hanno visto pubblicità online ne ha notate con regolarità o spesso (56%), mentre in Spagna solo il 43% riporta la stessa frequenza. Il divario si amplia ulteriormente considerando chi ha acquistato farmaci online con regolarità o spesso: quasi la metà degli italiani (49%) contro solo il 27% degli spagnoli. Nonostante l’elevata fiducia nei professionisti della salute in entrambi i Paesi, oltre la metà degli intervistati si affida frequentemente a Internet per ottenere informazioni sui medicinali (58% in Italia e 52% in Spagna).

Italiani meno preoccupati per i farmaci contraffatti online

Lo studio ha così evidenziato il modo in cui i consumatori italiani siano meno preoccupati rispetto agli spagnoli riguardo al rischio di acquistare farmaci contraffatti online. Solo il 15% degli intervistati italiani ha concordato sul fatto che la maggior parte delle pubblicità online di medicinali riguardi prodotti contraffatti, mentre circa la metà non ha un’opinione chiara su questo rischio. Gli spagnoli, invece, hanno mostrato una maggiore incertezza e scetticismo riguardo alla sicurezza e all’efficacia dei farmaci acquistati online. Questo potrebbe spiegare in parte la loro minore propensione ad effettuare acquisti di medicinali attraverso canali digitali rispetto agli italiani.

Difficoltà nel distinguere pubblicità lecite e illecite

Lo studio ha anche valutato, attraverso una sezione sperimentale, la capacità dei consumatori di distinguere tra inserzioni online di farmaci legittime e illecite. I risultati hanno mostrato che solo circa un intervistato su cinque è stato in grado di identificare correttamente la legittimità di tutte e tre le immagini proposte. Le pubblicità legittime sono state riconosciute correttamente più spesso (circa il 63% delle immagini mostrate in entrambi i Paesi). Tuttavia, in un numero considerevole di casi, gli intervistati non sono stati in grado di esprimere un giudizio. Le inserzioni illecite, invece, sono state identificate correttamente solo in quattro risposte su dieci.

Necessarie campagne educative mirate e maggiori sforzi contro i siti illeciti

L’indagine ha messo in luce la necessità di campagne educative mirate per aiutare gli acquirenti a prendere decisioni informate e ridurre i potenziali rischi associati agli acquisti online di farmaci. Occorre poi migliorare l’etichettatura dei prodotti e l’educazione dei consumatori per prevenire acquisti fuorvianti. È fondamentale intensificare gli sforzi per contrastare le farmacie online illecite e i siti web ingannevoli, che sono il principale rischio per i consumatori. Solo attraverso la collaborazione tra autorità, aziende farmaceutiche e piattaforme online sarà possibile tutelare efficacemente la salute pubblica di fronte alla crescente minaccia rappresentata dalla vendita illecita di farmaci su Internet. Si rimanda al rapporto integrale nella sezione “Documenti allegati”.