Carenze di farmaci, un rapporto della FDA individua le tre principali cause

La Food and Drugs Administration (FDA) americana ha pubblicato un rapporto al fine di far luce sulle cause che portano ai casi di carenze di farmaci. Il documento – intitolato “Drug Shortages: Root Causes and Potential Solutions” – esamina i principali fattori ritenuti alla base del problema e raccomanda alcune possibili soluzioni. Le cause indicate sono tre. La prima è legata alla «mancanza di incentivi alla produzione di medicinali meno redditizi». La FDA spiega infatti che «quando le condizioni del mercato limitano la capacità delle industrie farmaceutiche di ottenere dei profitti, esse risultano meno motivate a mantenere la produzione, così come ad entrare nel business di medicinali più vecchi».

Chi fabbrica questi ultimi, «in particolare, è sottoposto ad una severa competizione sui prezzi, ad un flusso di introiti incerto e ad alti investimenti richiesti. Il che limita i potenziali ricavi». La seconda causa delle carenze di medicinali è legata poi al fatto che «il mercato non riconosce né ricompensa i produttori che adottano sistemi di management» in grado di limitare il problema. Se infatti tutte le industrie devono soddisfare una serie di requisiti per poter accedere al mercato degli Stati Uniti, secondo la FDA chi fa di più non viene sufficientemente premiato, poiché chi acquista i farmaci non è a conoscenza dei processi virtuosi di produzione interni alle aziende. E dunque non può scegliere consapevolmente a chi rivolgersi. La terza causa indicata è quindi legata ai problemi che il mercato incontra nel caso di interruzioni della produzione, legati principalmente a problemi logistici e di regole: «Negli ultimi due decenni, infatti, la catena di approvvigionamento farmaceutico è diventata più complessa e frammentata».

Ciò anche in ragione del fatto che numerose aziende hanno spostato all’estero proprie produzioni. La FDA raccomanda dunque in primo luogo di creare una conoscenza diffusa sull’impatto che le carenze di farmaci hanno sui pazienti e sui comportamenti che possono contribuire a determinare tale fenomeno. In secondo luogo, l’agenzia americana chiede di sviluppare un sistema di rating che possa incentivare l’industria farmaceutica ad investire nel miglioramento dei loro sistemi di management. Infine, si propone di creare un sistema di mercato sostenibile, che coinvolga venditori, acquirenti e gruppi di acquisto, al fine di garantire l’accesso ai farmaci considerati più importanti.