Carenza dei farmaci, dal ministero impegno per risoluzione problematica

Dovrebbero arrivare a stretto giro di tempo soluzioni volte a risolvere, o quantomeno contenere, il fenomeno della carenza dei farmaci. Come è noto, diverse specialità medicinali, normalmente disponibili sul mercato italiano, generano altrettanti problemi di approvvigionamento lungo la filiera che si ripercuotono sul paziente finale. Tra questi, balzato alle cronache dei principali media, il caso del Sinemet, farmaco antiParkinson, che dopo una serie di interventi giornalistici ha visto intervenire l’Agenzia italiana del farmaco mediante un provvedimento ad-hoc atto ad impedirne l’export verso i mercati esteri. Proprio con riferimento all’export verso i paesi europei, è utile sottolineare che il fenomeno della carenza differisce da quello della indisponibilità. Se il primo infatti attiene a dinamiche legate all’approvvigionamento sul territorio di operatori intermediari che sottraggono confezioni di medicinale al mercato, mandandole all’estero, il secondo dipende dal processo produttivo vero e proprio del farmaco oggetto della indisponibilità.
Considerato che il fenomeno della carenza è stato più volte discusso dagli attori della filiera, senza alcuna risoluzione effettiva, le sigle presenti all’incontro ministeriale hanno rinnovato il proprio impegno nell’affrontare la tematica e «debellare le cause che ciclicamente concretizzano casi di assenza di taluni farmaci di particolare importanza terapeutica per i cittadini». A tal proposito, nel corso della giornata, «tutti i partecipanti al tavolo hanno offerto ampia disponibilità a collaborare con le strategie che si riterrà opportuno adottare». Secondo quanto emerso, infine, «per la risoluzione del problema è necessario un approccio integrato e consapevole ipotizzando anche eventuali modifiche normative, non solo sanzionatorie, e ritenendo opportuno che, nel prossimo aggiornamento delle linee guida di buona distribuzione dei medicinali, siano presenti previsioni più stringenti». Intervento che, si speri possa incidere in maniera risolutiva sul fenomeno della carenza dei farmaci.