Automedicazione e sanità territoriale: un dialogo per il futuro
In un contesto di evoluzione del Servizio sanitario nazionale e di necessità di tutelare il diritto universale alla salute, una ricerca condotta da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Swg, ha evidenziato come quasi il 90% degli italiani ritenga fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza della propria salute tra i cittadini, sensibilizzandoli anche sulle possibili soluzioni terapeutiche per evitare abusi, sprechi di risorse e accessi impropri al sistema pubblico. Lo studio, presentato nell’ambito di un ampio confronto tra esponenti politici e vertici delle categorie professionali di medici e farmacisti e di rappresentanza dei cittadini, mira a delineare nuovi approcci alla salute.
Italiani soddisfatti dei servizi offerti dalle farmacie
I promotori hanno sottolineato che «tale ricerca, in continuità con quella svolta nel 2022, analizza le abitudini di cura degli italiani e il loro il rapporto con i medicinali di automedicazione, nonché il ruolo cruciale dei professionisti sanitari di prossimità nel favorire una sanità territoriale più sostenibile e accessibile ai cittadini». Dunque «gli italiani risultano, ancora una volta, ampiamente soddisfatti dei servizi offerti da farmacie e medici di famiglia con un gradimento elevatissimo e generalizzato».
Farmacisti e medici primi interlocutori di salute
Medici di medicina generale e farmacisti restano i primi interlocutori di salute sul territorio, a partire proprio dai più comuni disturbi di salute: le farmacie si confermano presidi sanitari diffusi e capillari e, in molti casi, rappresentano un fondamentale hub informativo per orientarsi tra i servizi e le prestazioni sanitarie possibili e per risolvere malanni quotidiani mentre il medico di famiglia resta una figura chiave, un riferimento costante per la malattia e la cura delle famiglie italiane.
Accesso alle cure e sostenibilità del modello di presa in carico
Nel quadro di un percorso di dialogo con le Istituzioni e, soprattutto, di responsabilizzazione dei cittadini in merito alla gestione della propria salute, Assosalute ha voluto offrire il proprio contributo al dibattito sull’accesso alle cure e alla sostenibilità del modello di presa in carico universalistico garantito dal Servizio sanitario nazionale, in virtù della esistente collaborazione con i principali referenti per la salute dei cittadini e delle diverse iniziative portate avanti con i suoi partner per favorire l’alfabetizzazione sanitaria quale elemento fondamentale per una presa in carico della salute a iniziare dalle scelte sul piano individuale.
Per un nuovo approccio alla salute e all’uso dei medicinali
In tal senso, il settore dei farmaci di automedicazione assume e potrà assumere in futuro un’importanza crescente, promuovendo un approccio alla salute e all’uso dei medicinali più autonomo e consapevole da parte dei cittadini. In una sanità in evoluzione, il ricorso ai farmaci di automedicazione rappresenta così una soluzione concreta per ridurre la pressione sul sistema, contribuendo alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Il 70% degli italiani è in grado di identificare il bollino rosso sorridente che contraddistingue i farmaci da banco e 2 italiani su 3 sanno che i farmaci di automedicazione non necessitano di prescrizione medica. Questo indica una buona conoscenza della popolazione riguardo alle caratteristiche e all’uso appropriato di questi medicinali, evidenziando quanto l’educazione sanitaria sia importante per promuovere una corretta gestione della propria salute.