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Assemblea ADF, il presidente Giombini: «Distribuzione diretta comporta disagi per i cittadini»

Si è tenuta giovedì 14 giugno, a Roma, l’assemblea annuale degli imprenditori distributori full-line di farmaci aderenti all’associazione di categoria ADF. Nel corso dei lavori, si legge nel comunicato stampa, «è stato approfondito l’esame della legge sulla Concorrenza approvata nella scorsa estate, che ha ammesso il capitale nella proprietà delle farmacie, lanciando così un sasso nello stagno di cui i primi cerchi concentrici si possono scorgere nel consolidamento delle aggregazioni di farmacie e delle catene virtuali dei distributori». Si è inoltre parlato della «prossima costituzione dell’organismo che porterà alla codificazione europea dei farmaci e che la direttiva europea ha lasciato da gestire alle associazioni dei produttori-importatori, dei distributori e dei farmacisti». Quindi l’attenzione del presidente dell’associazione Mauro Giombini, nella relazione presentata al Consiglio, si è concentrata sulla questione ancora irrisolta «della carenza di alcuni farmaci che il cittadino non riesce a trovare in farmacia, e che nemmeno il grossista riesce a rintracciare presso il produttore». Il presidente ha affermato di attendere «i risultati del tavolo istituito dall’AIFA dove si incontrano le associazioni degli operatori della filiera con il ministero della Salute e le Regioni». Infine, è stato toccato il tema della distribuzione dei prodotti non rientranti nella distribuzione convenzionata tradizionale: l’ADF ha espresso in questo senso un giudizio molto critico sulla “diretta”. «Con tale sistema – ha spiegato Giombini – si arreca un notevole disagio al cittadino, che per la dispensazione di uno specifico farmaco è costretto a recarsi presso le strutture delle ASL o la farmacia ospedaliera più vicina, in ristrette fasce orarie, contrariamente al servizio assicurato dalla capillarità della rete delle farmacie, pubbliche e private, nell’intero territorio nazionale, come avviene con la DPC o con la distribuzione convenzionale. In entrambe tali modalità distributive essenziale è il ruolo dei distributori-grossisti, che garantiscono efficacemente la pronta disponibilità dei farmaci, ancorché in un quadro remunerativo che non copre i costi operativi e che ci auguriamo di poter ridiscutere quanto prima con il nuovo governo». All’assemblea sono intervenuti anche Giorgio Rende (Presidente Assinde), Stefano Novaresi con Christoph Lienhart (Knapp) e Daniele Marazzi (Consorzio Dafne), nonché il presidente di Federfarma Marco Cossolo, che ha condiviso e rimarcato le critiche sui presunti risparmi che si otterrebbero dalla distribuzione diretta.