Anticoagulanti orali, analisi e impatto sul 2022 in seguito alla Nota 97

La Nota 97, introdotta nel 2020, ha esteso la prescrizione dei nuovi anticoagulanti orali (Nao) ai medici di medicina generale (Mmg) per la Fibrillazione atriale non valvolare (Fanv). L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato un report contenente l’analisi delle informazioni raccolte dalle schede di prescrizione compilate tramite il Sistema Tessera Sanitaria (TS) nel corso del 2022 per fornire un quadro dell’impatto della Nota 97 sull’attitudine prescrittiva dei farmaci anticoagulanti orali. In generale, la Nota 97 ha portato a cambiamenti significativi nella pratica clinica riguardante la prescrizione di anticoagulanti orali, con un impatto positivo sull’appropriatezza delle terapie e sulla gestione dei pazienti con Fanv. Le schede di prescrizione dematerializzate tramite il sistema TS hanno mostrato una disomogeneità nell’adozione tra le regioni italiane. In alcune aree, la percentuale di utilizzo è inferiore al 10%. Tuttavia, quasi la metà delle schede è stata compilata dai medici di medicina generale, indicando un significativo trasferimento della gestione dei pazienti in terapia con anticoagulanti orali per Fanv alla medicina generale.

Appropriatezza delle prescrizioni e valutazione del rischio tromboembolico

Complessivamente, l’analisi Aifa ha evidenziato una sostanziale appropriatezza delle prescrizioni, con solo minime criticità riguardanti la prescrizione di anticoagulanti orali in pazienti con insufficienza renale (VFG < 30 ml/min) e/o anemia (Hb<8 g/dL). Il punteggio prevalente di CHA2DS2-VASc, utilizzato per valutare il rischio tromboembolico, è pari a 3, indicativo di un rischio basso/moderato. Tuttavia, una percentuale minima ma significativa di pazienti ha ricevuto una prescrizione potenzialmente inappropriata con valori di CHA2DS2VASc <2 nelle femmine e < 1 nei maschi. Il tasso di switch tra gli anticoagulanti è risultato basso, riguardando principalmente il passaggio da un AVK (antivitamina K) ad un NAO. Questo suggerisce una tendenza verso l’adozione di terapie più nuove e avanzate nel trattamento della Fanv.

Implicazioni della Nota 97 per la pratica clinica

La Nota 97 ha avuto un impatto significativo sull’attitudine prescrittiva dei farmaci anticoagulanti orali, portando a un aumento dell’adozione delle nuove terapie anticoagulanti e a un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale nella gestione dei pazienti con Fanv. Nonostante alcune disomogeneità regionali e limitate criticità, l’appropriatezza delle prescrizioni è risultata complessivamente elevata. Ciò nonostante, secondo l’Aifa è importante continuare a monitorare l’implementazione delle nuove prescrizioni e garantire una formazione adeguata per i medici di medicina generale al fine di mantenere elevati standard di cura e ridurre eventuali rischi associati all’uso inappropriato di anticoagulanti orali. Ulteriori ricerche potrebbero essere utili per comprendere meglio le cause delle disomogeneità regionali nell’adozione delle schede di prescrizione e per identificare strategie efficaci per superare tali barriere.