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Antibiotici, dall’Unione Europea l’impegno per combattere la resistenza

La resistenza antimicrobica è un problema crescente a livello globale e l’Unione Europea (Ue) si sta impegnando per mitigare questa minaccia. L’adozione recente da parte del Consiglio dell’Unione Europea di una proposta della Commissione che mira a intensificare l’azione dell’Ue contro la resistenza antimicrobica è stata salutata positivamente. Tale misura si inserisce nel quadro della politica dell’Unione Europea della salute, in risposta alle sfide emergenti in ambito sanitario.

Prevenzione e controllo delle infezioni, sorveglianza e monitoraggio

La raccomandazione, annunciata il 26 aprile 2023 in concomitanza con la revisione della legislazione farmaceutica condotta dalla Commissione, affronta il problema della resistenza antimicrobica in ambito umano, animale e ambientale, aderendo all’approccio “One Health”. Le strategie enunciate nella raccomandazione includono la prevenzione e il controllo delle infezioni, la sorveglianza e il monitoraggio, l’innovazione e la disponibilità di antimicrobici efficaci, l’uso parsimonioso degli antimicrobici e la cooperazione a livello nazionale e globale. In tale direzione, al 2030, l’Ue ha stabilito una serie di obiettivi, sviluppati in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Questi includono una riduzione del 20% del consumo totale di antibiotici nell’ambito umano, l’uso efficace (l’uso dell’antibiotico corretto) di almeno il 65% del consumo totale di antibiotici nell’ambito umano, e una riduzione delle infezioni causate da tre tipi di batteri chiave resistenti agli antibiotici, un obiettivo che sarà particolarmente applicato negli ospedali.

Negli ultimi anni incremento della resistenza agli antibiotici

La raccomandazione dell’Ue riafferma il ruolo guida dell’Unione a livello internazionale in materia di resistenza antimicrobica, invitando la Commissione e gli Stati membri a incorporare tale tematica nel corso delle negoziazioni sull’accordo pandemico. Si sottolinea inoltre l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla resistenza antimicrobica nelle agende del G7 e del G20. Negli ultimi anni, l’uso eccessivo e improprio di antimicrobici ha portato a un incremento della resistenza a tali farmaci, rendendo sempre più complesso e talvolta impossibile il trattamento delle infezioni. Per tale ragione, la Commissione ha incluso nel pacchetto farmaceutico una proposta di raccomandazione del Consiglio che introduce misure aggiuntive. L’obiettivo della revisione della legislazione farmaceutica dell’Ue è anche quello di promuovere lo sviluppo di nuovi antimicrobici innovativi, garantire un utilizzo responsabile degli antimicrobici e minimizzare il loro impatto sull’ambiente.

«Lotta contro la resistenza antimicrobica sarà lunga»

Margaritis Schinas, vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha ribadito che «grazie all’azione rapida della presidenza svedese e dei ministri della Sanità abbiamo una raccomandazione del Consiglio sulla resistenza antimicrobica. La nostra lotta contro la resistenza antimicrobica sarà lunga, ma questa raccomandazione rappresenta una pietra miliare». Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, tale iniziativa «mostra chiaramente che l’Unione europea è determinata a combattere la resistenza antimicrobica con la massima urgenza, aspetto fondamentale di un’Unione europea della salute forte e capace di proteggere i suoi cittadini. Ora ci siamo dotati di obiettivi chiari per affrontare una grave minaccia sanitaria, che ogni anno costa la vita a 35mila persone nell’Ue. Desidero ringraziare la presidenza svedese per gli sforzi e l’attenzione dedicati a questo tema così importante».