Fip e Oms insieme per il sostegno alla cessazione dell’uso di tabacco
Il 31 maggio 2024, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, la Federazione internazionale farmaceutica (Fip) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno esortato i programmi nazionali di controllo del tabacco e le associazioni del mondo del farmaco a sviluppare e attuare piani per coinvolgere maggiormente i farmacisti nella promozione della cessazione del tabacco. Una dichiarazione, rilasciata dalle due organizzazioni, ha descritto le diverse strategie per collaborare verso questo obiettivo, tra cui la leadership congiunta nello sviluppo di policy guidelines e nella mobilitazione di risorse, a cui si aggiunge la corretta formazione dei farmacisti per l’erogazione dei servizi di disassuefazione dal tabacco, nonché la promozione dell’uso razionale dei farmaci da banco e su prescrizione per la cessazione del tabacco.
Approcci sostenibili e sinergici
La dichiarazione congiunta invita i farmacisti ad adottare un approccio sostenibile e sinergico alla cessazione del tabacco e alla dipendenza da nicotina, sottolineando anche la necessità di un’innovazione per potenziare il ruolo dei farmacisti nel rispondere efficacemente alle sfide per la salute pubblica poste dal tabacco. Nel report della Fip sono presenti i risultati di una revisione della letteratura e di un sondaggio condotto tra le organizzazioni membro della Fip in 78 paesi, accendendo i riflettori sulla disponibilità dei servizi, l’ambito, i meccanismi di finanziamento, i modelli di remunerazione e i quadri normativi. I servizi in farmacia per la cessazione del tabacco sono stati identificati in oltre il 65% dei paesi esaminati, variando dall’inizio delle discussioni sulla cessazione del tabacco alla prescrizione di terapie sostitutive della nicotina e altri medicinali.
Legislazione e modelli di remunerazione
I promotori del rapporto hanno evidenziato che sarebbe necessario estendere ai farmacisti la possibilità di prescrizione dei medicinali per la cessazione del tabacco. Secondo gli autori, questa possibilità potrebbe aumentare l’adozione di questi servizi da parte dei fumatori. Dei paesi in cui sono disponibili servizi in farmacia per la cessazione del tabacco, il 68% ha riferito che le farmacie non ricevono remunerazione per nessuno di questi servizi. Laddove esiste una remunerazione, i modelli includono il pagamento diretto da parte del paziente o del cliente, il rimborso da parte dei sistemi sanitari pubblici e il rimborso da parte delle compagnie di assicurazione sanitaria privata. Si rimanda al report integrale nella sezione “Documenti allegati”.