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Antibiotici fluorochinolonici, l’Aifa ricorda le limitazioni d’uso

L’8 giugno 2023 l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e le autorità regolatorie europee hanno concordato una nota informativa riguardante l’uso degli antibiotici fluorochinolonici. La comunicazione è rivolta ai titolari di Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) di tali farmaci, con l’obiettivo di ricordare le limitazioni d’uso di tali antibiotici tra cui ciprofloxacina, delafloxacina, levofloxacina, lomefloxacina, moxifloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina, prulifloxacina e rufloxacina.

Fluorochinoloni: prescrizioni al di fuori degli usi raccomandati

Secondo quanto riferito dall’Aifa, i dati più recenti evidenziano che gli antibiotici fluorochinolonici continuano a essere prescritti oltre le indicazioni raccomandate. Tali farmaci, sia a uso sistemico che inalatorio, non dovrebbero essere prescritti per infezioni non gravi o autolimitanti, infezioni non batteriche, o per prevenire la diarrea del viaggiatore o le infezioni ricorrenti del tratto urinario inferiore. Non dovrebbero essere somministrati a pazienti che hanno avuto reazioni avverse gravi con un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico.

Reazioni avverse gravi e potenzialmente irreversibili

L’Aifa ha ricordato che gli antibiotici fluorochinolonici sono associati a reazioni avverse molto rare ma gravi, invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili. Tali effetti possono includere tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, stanchezza, compromissione della memoria, allucinazioni, psicosi, disturbi del sonno e disturbi dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto. L’Ema ha raccomandato di limitare l’uso dei fluorochinoloni in seguito a una revisione condotta nel 2018. Gli operatori sanitari sono invitati a segnalare gli eventi avversi all’Aifa tramite il sistema nazionale di segnalazione.