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Fascicolo sanitario elettronico, si parte con la versione 2.0

Ha avuto parere favorevole dalla Conferenza Stato-Regioni ed entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo schema di decreto del ministro della Salute e del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con i dettagli relativi alla versione 2.0 del Fascicolo Sanitario elettronico 2.0. Secondo quanto riferito «il decreto individua i contenuti del Fascicolo, i limiti di responsabilità e i compiti dei soggetti che concorrono alla sua implementazione, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti dell’assistito, nonché le modalità e i livelli diversificati di accesso e si compone di tre allegati tecnici».

I dati dei pazienti all’interno del Fse

Il Dicastero ha fatto sapere che «all’interno del Fse saranno contenuti i dati identificativi e amministrativi del cittadino, i referti e verbali di pronto soccorso, le lettere di dimissione, il profilo sanitario sintetico (ossia il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatria di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta), le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche e altri documenti quali, tra gli altri, cartelle cliniche, vaccinazioni e dati delle tessere per i portatori di impianto». Alla luce dei miglioramenti implementati, secondo il Ministero, «il nuovo Fse risponde alle esigenze dei cittadini che potranno consultare dati clinici, accedere a prestazioni di telemedicina, emergenza-urgenza ed erogazione farmaci, prenotare prestazioni sanitarie. Il cittadino avrà il diritto di accedere al “Taccuino personale”, sezione riservata del Fse dove potrà inserire, modificare ed eliminare i dati e i documenti personali relativi ai propri percorsi di cura».

I benefici del Fse 2.0 per le farmacie

Quanto ai benefici per gli operatori sanitari, il Fse 2.0 «consentirà ai medici di medicina generale, pediatri e medici specialisti di consultare e analizzare i dati clinici degli assistiti a supporto delle attività di diagnosi e cura, per la valutazione preventiva dell’appropriatezza prescrittiva e il monitoraggio dell’aderenza alle cure del paziente, per la prevenzione primaria e secondaria e la prenotazione di prestazioni per i propri assistiti». Anche per i farmacisti il Fse 2.0 «sarà uno strumento utile», in particolare «la distribuzione di farmaci e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci».

Aggiunta dei dati e interoperabilità

L’alimentazione del Fse «sarà garantita dalle Asl, dalle strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Servizio sanitario nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali e dai Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante (Sasn), nonché dalle strutture sanitarie autorizzate e dai professionisti sanitari, anche convenzionati con il Ssn, quando operano in autonomia». L’interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico, qualora l’assistito debba rivolgersi a strutture sanitarie di regioni diverse da quella di assistenza, è garantita dall’Infrastruttura nazionale per l’interoperabilità fra i Fse (Ini). Infine «la Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole anche sui flussi informativi “Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza riabilitativa” (Siar), “Sistema informativo per il monitoraggio delle attività erogate dai consultori familiari” (Sicof) e “Sistema informativo per il monitoraggio dell’Assistenza Domiciliare” (Siad) che sono strettamente collegati e di importanza strategica per l’alimentazione del Fse».