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Antibiotico-resistenza, rapporto Oms/Ecdc sottolinea i rischi per la sicurezza dei pazienti

Lo scorso aprile è stato pubblicato il secondo rapporto “Surveillance of antimicrobial resistance in Europe”, elaborato in collaborazione tra il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Oms Europa. Il rapporto evidenzia preoccupanti percentuali di resistenza agli antibiotici di ultima linea, tra cui i carbapenemi, in diversi paesi della Regione europea dell’Oms. Il documento fornisce dati relativi al 2021. La resistenza antimicrobica (Amr) si è mostrata particolarmente elevata nelle regioni meridionali e orientali rispetto a quelle settentrionali e occidentali. L’Amr rappresenta una seria minaccia per la salute in tutta la regione, con molte nazioni che dispongono di opzioni terapeutiche limitate per il trattamento di infezioni causate da questi patogeni.

La raccolta dei dati e le sfide future

Nel 2021, un numero maggiore di paesi e laboratori hanno fornito dati a queste reti, rispetto al 2020. Tuttavia, il 16% dei paesi ha rilevato che essi raccolgono ancora dati Amr a livello locale e senza un approccio standardizzato. La maggior parte dei paesi della Regione ha sviluppato piani d’azione nazionali sull’Amr, inclusi programmi e interventi completi su prevenzione e controllo delle infezioni, stewardship antimicrobica e sorveglianza. La sfida futura è garantire che questi piani abbiano un supporto di alto livello e un finanziamento solido per affrontare la minaccia dell’Amr. I risultati presentati in questo rapporto si basano sui dati dell’Amr da isolati invasivi segnalati alla rete di sorveglianza Antimicrobica dell’Asia Centrale e dell’Europa (Caesar) e alla European antimicrobial resistance surveillance network (Ears-Net) nel 2022 (dati riferiti al 2021).

Le pratiche per contribuire alla riduzione della resistenza

Danilo Lo Fo Wong, consigliere regionale Oms per il Controllo della resistenza antimicrobica, ha sottolineato come «le tendenze attuali, come l’aumento delle specie di Acinetobacter resistenti ai carbapenemi, che sono difficili da eradicare una volta endemiche, evidenziano la necessità di intensificare ulteriormente gli sforzi per prevenire e rilevare la resistenza». Secondo Dominique Monnet, capo della sezione Ecdc per la Resistenza antimicrobica e le infezioni associate all’assistenza sanitaria, ha sottolineato la necessità di «migliorare le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, ridurre l’uso non necessario di antimicrobici, progettare e implementare programmi di stewardship antimicrobica e garantire una capacità microbiologica adeguata». Nella sola regione europea, due reti regionali raccolgono e presentano i dati sulla sorveglianza dell’Amr per quasi tutti i 53 Stati Membri della Regione: la European Antimicrobial Resistance Surveillance Network (Ears-Net) e la Central Asian and European surveillance of antimicrobial resistance (Caesar) network.