Ndma, Ema: «Tracce in medicinali a base di metformina»

«L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) è venuta a conoscenza del fatto che tracce di un’impurezza, la N-nitrosodimetilammina (Ndma), sono state riscontrate in un ristretto numero di medicinali antidiabetici a base di metformina al di fuori dell’Unione Europea». È quanto rende noto l’Agenzia europea dei medicinali (Ema), in un comunicato diramato venerdì 6 dicembre 2019. «I livelli di Ndma – prosegue l’Agenzia – nei medicinali a base di metformina coinvolti al di fuori dell’Ue sono molto bassi e sembrano essere entro i limiti a cui le persone possono essere normalmente esposte da altre fonti, inclusi alcuni alimenti e l’acqua». Per questo motivo «al momento, non ci sono dati che indichino che i medicinali a base di metformina nell’UE siano coinvolti. Le Autorità nell’UE stanno avviando la collaborazione con le aziende per testare i medicinali in commercio nell’Ue e forniranno ulteriori aggiornamenti nel momento in cui saranno disponibili maggiori informazioni».
L’Ema ha dunque diramato diverse istruzioni destinate agli operatori sanitari, in particolare ai medici prescrittori, sottolineando di non interrompere la prescrizione di metformina ed attendere ulteriori informazioni da parte delle autorità. Inoltre, l’agenzia raccomanda ai professionisti sanitari di non far interrompere il trattamento antidiabetico ai pazienti, ed infine, di comunicare l’importanza del controllo del diabete. Come è noto, nel 2018 sono state riscontrate per la prima volta diverse nitrosammine in alcuni medicinali per l’ipertensione, i sartani. Ad essi è seguito il ritrovamento delle impurezze nei medicinali a base di ranitidina, avvenuto nel corso del 2019. Sin dal primo momento, le autorità hanno avviato una serie di iniziative, tra cui la revisione delle procedure da intraprendere a cura delle stesse aziende produttrici, al fine di evitare la presenza di nitrosammine nei medicinali.