E-order, Federfarma: per i farmaci si va verso un’esenzione

A breve gli enti del Servizio sanitario nazionale saranno tenuto agli ordini elettronici, i cosiddetti e-order. Inoltre, è vicina anche l’entrata in vigore del Nodo Smistamento Ordini (NSO). A ricordarlo è Federfarma, che in una nota spiega: «La Pubblica Amministrazione italiana sta vivendo un momento di profonda trasformazione per migliorare i propri processi con l’adozione di tecnologie digitali finalizzate a rendere più efficiente la spesa pubblica, grazie alla disponibilità di dati e informazioni aggiornate. Nell’ambito di questo cammino di trasformazione è stata introdotta la Fatturazione Elettronica e l’ordine elettronico tramite NSO, che sarà obbligatorio per la Sanità Pubblica (enti e loro fornitori) dal 1 ottobre 2019».
I tempi e le modalità dell’entrata in vigore dell’obbligo di e-order tramite il NSO sono stati precisati dal decreto del ministero delle Finanze del 7 dicembre 2018 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del 24 dicembre 2018). Nel provvedimento si dispone che dal 1 ottobre «gli ordini inviati dalle Strutture Sanitarie ai propri fornitori siano veicolati attraverso un Nodo Smistamento Ordini che dialoga con le altre piattaforme della PA per digitalizzare l’intero sistema degli acquisti pubblici. Il MEF pubblicherà in una apposita sezione del proprio sito Internet le regole tecniche relative alle modalità di emissione e trasmissione, nonché le linee guida concernenti la gestione degli ordini».
L’associazione di categoria sottolinea quindi di aver «preso contatti con il MEF nello scorso mese di giugno per evidenziare, con un’apposita nota, le peculiarità del ruolo e la tipologia di attività resa dalle farmacie al SSN, al fine di ottenere una esenzione delle stesse da tale nuovo adempimento in considerazione delle fatto che le farmacie, pur erogando l’assistenza farmaceutica ai cittadini italiani unitamente ad altre forme di assistenza sanitaria integrativa, non ricevono, per nessuna di tali prestazioni, alcun “ordine” di acquisto da parte degli enti del SSN e in particolare dalle ASL che rappresentano il principale interlocutore della farmacia sul territorio. Più precisamente, tali prestazioni vengono rese dalle farmacie direttamente agli assistiti, dietro presentazione della prescrizione medica, preventivamente rilasciata dal proprio medico SSN, sulla base di specifiche normative di rango nazionale e/o regionale. Più recentemente nel corso del mese di agosto, Federfarma è nuovamente intervenuta presso il MEF per fornire ulteriori elementi di valutazione, atteso che il suddetto ministero sta ancora svolgendo i necessari approfondimenti».
La decisione deve essere ancora presa, ma il sindacato dei titolari di farmacia fa sapere che «l’orientamento, a titolo meramente informale e ufficioso, che sembra emergere tenderebbe a escludere le farmacie dall’e-order per il farmaco, mentre sono ancora in corso valutazioni per le altre forme di assistenza che possono essere erogate dalle farmacie».