Integratori contenenti Curcuma, dal ministero nuove modalità per etichettatura

Lo scorso 26 luglio il ministero della Salute aveva reso noto https://it.guacci.it/integratori-contenenti-Curcuma-il-ministero-chiarisce-le-cause-di-epatite-colestatica/, a distanza di alcuni mesi dalla prima segnalazione, le diverse motivazioni alla base della possibile insorgenza di epatite colestatica acuta in seguito alla somministrazione di prodotti contenenti Curcuma. Per l’occasione il dicastero aveva spiegato agli operatori della filiera che «le cause sono verosimilmente da ricondurre a particolari condizioni di suscettibilità individuale, di alterazioni preesistenti, anche latenti, della funzione epato-biliare o anche alla concomitante assunzione di farmaci». Alla fine di giugno, infatti, sulla base di quanto evidenziato dall’Istituto superiore di sanità (Iss), erano saliti a 21 i casi ricollegati alla somministrazione di 24 prodotti acquistati dagli utenti attraverso le attività territoriali ma anche mediante i canali online. Alla luce di quanto evidenziato, le autorità sanitarie avevano sconsigliato l’uso di «integratori contenenti estratti e preparati di Curcuma a consumatori con problemi epatobiliari, e comunque di invitare a sentire il parere del medico in caso di assunzione concomitante dei farmaci».
Con apposito decreto dirigenziale il ministero della Salute ha disposto l’inserimento di un’avvertenza supplementare da apporre per l’etichettatura di ingredienti derivati da piante del genere Curcuma, per favorire il processo di divulgazione delle precauzioni per l’uso di tali prodotti. Nello specifico, la dicitura da inserire sui prodotti riferisce che «in caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l’uso del prodotto è sconsigliato. Se si stanno assumendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico». In aggiunta a ciò, al fine di «evitare equivoci interpretativi e contraddizioni», il ministero della Salute ha eliminato dalle linee guida ministeriali sugli effetti fisiologici ammessi per estratti e preparati del genere Curcuma le indicazioni riferite alla “funzione epatica”, alla “funzione digestiva” e alla “funzionalità del sistema digerente”. Queste, dunque, non potranno più essere utilizzate. Entro il 31 dicembre 2019 le imprese produttrici dovranno conformare l’etichetta sulla base di quanto previsto dal decreto dirigenziale 26 luglio 2019.