Spesa farmaceutica, Iqvia: «Nel 2019 previsto superamento tetti di spesa»

Anche per il 2019 le aziende farmaceutiche potrebbero essere chiamate a ripianare un eventuale superamento dei tetti di spesa attraverso il meccanismo del payback, pari ad un valore di circa 2,4 miliardi euro. A pubblicare una stima di cosa potrebbe accadere nel corso dell’anno è Iqvia, provider globale di dati in campo sanitario e farmaceutico. Secondo quanto riferito, «la spesa farmaceutica per acquisti diretti nel 2019 oltrepasserà nuovamente il tetto programmato per legge. Infatti, secondo i calcoli, si prevede un disavanzo della spesa di circa 2,4 miliardi di euro rispetto ai 2,1 miliardi di euro dell’anno scorso». Ciò sulla base del finanziamento totale del fabbisogno finanziario fissato fissato a 114,4 miliardi di euro.
Con riferimento agli acquisti diretti di farmaci, inclusivi di quelli acquistati in distribuzione diretta e per conto, la società evidenzia che «a partire da quest’anno, a seguito dello scorporo della spesa per i gas medicinali, il tetto di spesa è stato ridotto dal 6,89% al 6,69% del totale fabbisogno, pari a 7,6 miliardi di euro. In realtà, si prevede che questa spesa supererà i 10 miliardi di euro (+5,2% rispetto al 2018). Sono esclusi da questo computo i farmaci innovativi e innovativi oncologici che rientrano in due fondi da 500 milioni di euro ciascuno». Ne consegue che, anche per l’anno in corso, «il tetto di spesa per acquisti diretti fissato per il 2019 non sarà sufficiente».
Mentre, per gli acquisti diretti di classe H, ovvero dei farmaci distribuiti esclusivamente in ospedale, secondo Iqvia la spesa «rallenterà rispetto agli anni precedenti». Nel dettaglio, «i nuovi lanci di farmaci non avranno un impatto significativo e, inoltre, il recente ingresso sul mercato di biosimilari e altri generici avranno un impatto positivo sulla riduzione della spesa». Medesimo ragionamento per gli acquisti diretti di farmaci di classe A, per i quali «si prevede un trend di crescita moderato (+2,4%) passando da 4,0 a 4,1 miliardi di euro». Nel complesso, evidenzia il provider, «la spesa per acquisti diretti è prevista in aumento del 5,2%. Su questo aumento incide il fatto che alcuni farmaci oncologici perderanno lo status di innovatività durante l’anno».
Infine, un cenno all’andamento della spesa convenzionata, vale a dire quella erogata attraverso le farmacie territoriali aperte al pubblico. Iqvia in proposito prevede che «nel 2019, esaurito l’effetto delle genericazioni più importanti, questa tornerà a crescere (+0,9%). La previsione è che comunque la convenzionata registrerà un avanzo positivo di circa 780 milioni di euro».